Chiunque ha paura di morire. Confrontarsi con l’idea di non esserci più è di per sé ansiogeno. Se però questo pensiero inizia a farsi costante, tanto da ostacolare il nostro funzionamento sociale e/o lavorativo, parliamo di tanatofobia (fobia della morte).

Che cos’è la tanatofobia?

Il DSM-5 TR (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, 2023) la classifica tra le fobie specifiche, un tipo particolare di disturbi d’ansia i cui i sintomi ansiosi sono provocati da una paura specifica.

Si tratta di una paura della morte che genera forte angoscia ogni volta che la persona viene in contatto con qualcosa che la faccia pensare alla morte propria o altrui.

Quali sono i sintomi della tanatofobia?

Chi soffre di fobia della morte lo manifesta solitamente con alcuni o tutti questi sintomi:

Pensare ossessivamente alla morte: la morte diventa un pensiero fisso. La persona si trova a occupare molto spesso i suoi pensieri con essa tanto da intralciare le attività quotidiane.

Immaginare la propria morte: pensare in che modo si morirà o come sarebbe il proprio funerale sono scenari ricorrenti nella mente di chi soffre di tanatofobia.

Comportamenti di evitamento: si cerca attivamente di non parlare mai della morte e di evitare situazioni, luoghi e oggetti che vi siano collegate (ad es.: cimiteri, libri e film horror).

Ansia: quando i comportamenti di evitamento non riescono a evitare pensieri sulla morte si prova una forte angoscia.

Somatizzazioni: l’ansia si fa così intensa da manifestarsi attraverso il corpo portando a sudorazione eccessiva, accelerazione del battito cardiaco, mancanza d’aria, mal di testa, nausea o svenimenti.

Queste possono trasformarsi in veri e propri attacchi di panico.

Disturbi del sonno: pensare continuamente alla morte può portare a faticare nell’addormentarsi o a risvegli notturni.

Quali sono le cause della fobia della morte?

Le cause più diffuse di tanatofobia sono:

Età giovanile: può sembrare un controsenso, ma sono i giovani a sviluppare più facilmente disturbi d’ansia relativi alla morte. Più si invecchia e più tendenzialmente si viene a patti con la propria mortalità.

Traumi: un trauma legato alla morte di qualcuno di caro o al rischio per la propria vita aumenta le possibilità di sviluppare una paura estrema di morire.

Avere una persona cara in fin di vita: stare vicino a qualcuno che si avvicina alla morte può rendere il pensiero della morte troppo costante.

Problemi di salute: soffrire di una malattia cronica, anche se non mortale è un fattore di rischio per lo sviluppo della tanatofobia.

Come affrontare la paura di morire?

Conoscere la morte: studiare il concetto da un punto di vista scientifico, filosofico o religioso aiuta a dare un senso alla morte.

Parlare liberamente della morte: confrontarsi con gli altri può offrire spunti per dare un senso e normalizzare la morte.

Trasformarla in forza: la paura della morte può essere una grande spinta ad assumere uno stile di vita più sano.

Darsi degli obbiettivi: sapere cosa si vuole ottenere nella vita e dedicarcisi dà uno scopo alla propria esistenza e distoglie da pensieri mortiferi.

Gratitudine: focalizzarsi sulle cose positive che si hanno aiuta a non perdere di vista ciò per cui vale la pena vivere.

Psicoterapia: Se i precedenti accorgimenti non sono sufficienti o non senti che siano alla tua portata è il momento di chiedere aiuto a uno psicoterapeuta professionista. La tanatofobia, se non trattata, può portare ad avere paura della vita vista come una serie di situazioni che possono portare a morire.

Un percorso terapeutico è fondamentale per comprendere le cause della vostra fobia della morte e come affrontarla al meglio per vivere pienamente la vostra vita.

Articolo a cura del Dott. Ariele Di Gioacchino – Psicologo e Psicoterapeuta a Roma e San Giovanni Rotondo (FG)

Tutto ciò che è riportato su di questo sito web, documentazione, contenuti, testi, immagini, il logo, il lavoro artistico e la grafica sono di proprietà di Ariele Di Gioacchino, sono protetti dal diritto d’autore nonché dal diritto di proprietà intellettuale. Sarà quindi assolutamente vietato copiare, appropriarsi, ridistribuire, riprodurre qualsiasi frase, contento o immagine presente su di questo sito perché frutto del lavoro e dell’intelletto dell’autore stesso. Solo le illustrazioni sono state prese sul web, nello specifico dal sito Canva.

È vietata la copia e la riproduzione dei contenuti e immagini in qualsiasi forma.

È vietata la redistribuzione e la pubblicazione dei contenuti e immagini non autorizzata espressamente dall’autore.

Bibliografia e sitografia dell’articolo “Tanatofobia: come superare la paura della morte”:

https://www.spiweb.it/cultura-e-societa/stampa/rassegna-stampa-2/rassegna-stampa-italiana/educare-alla-morte-e-possibile-a-tutte-le-eta-huffpost-30-4-22-intervista-di-d-dalessandro/
https://www.spiweb.it/cultura-e-societa/stampa/rassegna-stampa-2/rassegna-stampa-italiana/il-paziente-e-lanalista-tra-malattia-e-morte-di-d-dalessandro/
https://www.spiweb.it/la-ricerca/ricerca/ansiaangoscia/
https://www.spiweb.it/la-cura/sulla-pulsione-di-morte-di-r-valdre/

De Bianchedi, E.T. et al. Theories on anxiety in Freud and Melanie Klein. Their metapsychological status. International Journal of Psychoanalysis, London 1986.

Freud, S. (1925). Inibizione, sintomo e angoscia. O.S.F., 10 Hinshelwood, R.D. Dizionario di psicoanalisi kleiniana.Raffaello Cortina Editore  Milano 1989.

Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, Quinta edizione, DSM-5 TR. Raffaello Cortina Editore, Milano, 2023.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *