Il patto implicito: qual è il segreto di una coppia felice?

Quando si parla di coppia si sente spesso dire che comunicare sia la chiave. Forse non è “La Chiave”, di sicuro é ciò che ci permette di trasmettere al partner i nostri bisogni e i nostri desideri nella speranza che questi vengano accolti e soddisfatti.

Non parliamo di un contratto messo su carta, ma di un patto implicito, un accordo non detto in cui entrambi si aspettano qualcosa dall’altro. Le basi della coppia si gettano proprio sul fatto che questo patto venga accettato e vada a soddisfare i bisogni profondi di entrambi.

L’empatia e il desiderio di conoscere l’altro portano a intuire di cosa abbia bisogno e ad andargli incontro con piccoli aggiustamenti del nostro modo di fare. Se il processo avviene in maniera paritaria entrambi si sentiranno compresi e di stare investendo sulla persona giusta.

 

Le basi intoccabili:

Gli elementi che compongono il patto implicito di coppia non hanno tutti lo stesso peso:

-Elementi di rinuncia: sono elementi non essenziali al funzionamento della coppia a cui si è disposti a rinunciare.

-Elementi di accettazione: ci sono difetti che si possono accettare purché nel bilancio totale non manchino le basi intoccabili.

-Basi intoccabili: queste rappresentano quei bisogni fondamentali per cui non si è disposti a contrattare oltre se non li si ritrova in ciò che il partner ha da offrire.

Il motivo è che senza di esse non possiamo sentirci riconosciuti nei nostri bisogni fondamentali e quindi soddisfatti nella relazione.

Non ne esiste un elenco standard, ogni persona mette al primo posto cose diverse che dipendono dalla propria storia personale, dal modello di coppia appreso dai genitori e da quello della cultura di riferimento; Quindi avremo chi metterà al primo posto la sicurezza economica, chi le attenzioni, chi la soddisfazione sessuale o il rispetto dello spazio personale e così via.

 

Amore incondizionato vs amor proprio:

Se c’è un patto implicito fatto di aspettative e desideri e fra questi ci sono addirittura delle basi intoccabili vuol dire che l’amore incondizionato non esiste? Non proprio: se parliamo dell’amore di un genitore verso i propri figli esiste e lo ritroviamo nella forma più pura, ovvero quello che persiste anche dove ci sono errori che per altri sarebbero imperdonabili, perché col giusto modo e tempo si trova la maniera di passarvi oltre.

Se invece parliamo della coppia si fa un concetto rischioso. In questo ambito si potrebbe scivolare nella strumentalizzazione che fa passare il concetto da “amami così come sono” a “amami senza chiedermi condizioni, comprese le tue”.

Se il desiderare di essere amati per come si è resta un desiderio legittimo, chi chiede all’altro di piegarsi a sé rinunciando ai suoi principi, bisogni e desideri sta implicitamente chiedendo di rinunciare a quelle basi intoccabili senza le quali la nostra dignità non viene rispettata. Ricordiamoci sempre che l’amore è un compromesso non un sacrificio, altrimenti si parla di dipendenza affettiva.

Anche se non ti viene in mente quali siano le tue basi intoccabili probabilmente le hai già viste emergere quando ti sei trovato a discutere con il partner senza trovare un punto a metà strada.

Capire su cosa senti che non è giusto cedere ti permette di rispettare te stesso e evitare il rischio di snaturarti per l’altro.

Queste basi dicono molto rispetto a chi sei alla radice, riconoscerle e rispettarle è un atto di amor proprio fondamentale. Al contrario metterle da parte vuol dire tradirsi e perdere la possibilità di trovare un rapporto in cui sentirci davvero “visti”, riconosciuti e rispettati dall’altra persona.

 

Bisogni sani e bisogni patologici:

Il patto implicito e soprattutto le basi intoccabili derivano dalla storia personale, questo vuol dire anche che è possibile che un episodio negativo ci abbia segnato portandoci a sviluppare bisogni che vanno contro il nostro benessere psichico: traumi, un’educazione eccessivamente rigida e castrante, una famiglia con dinamiche tossiche sono tutti elementi che possono portare a creare delle basi intoccabili controproducenti.

Queste ci spingeranno a portare avanti o ripetere interazioni tossiche per la nostra mente e per gli altri perché ci fanno sentire come giusto e inviolabile qualcosa che in realtà limita attivamente la nostra possibilità di avere un rapporto di coppia soddisfacente.

Ce ne possiamo rendere conto attraverso alcuni indizi:

-Le relazioni finiscono sempre alla stessa maniera.

-Mi trovo a scegliere lo stesso tipo di partner che mi fa soffrire.

-Non trovo un partner che mi faccia sentire soddisfatto.

-In ogni relazione mi trovo a discutere sugli stessi punti.

In questi casi è fondamentale lavorare su se stessi e prendersi la responsabilità della tua felicità chiedendo aiuto a un professionista specializzato.

 

Come far rispettare le proprie basi fondamentali:

Non sempre l’altro riuscirà a capire ciò di cui abbiamo bisogno. Quando questo accade di solito se ne parla e a volte se ne discute. Si tratta di un equilibrio in costante evoluzione.

Se vogliamo che si mantenga però è necessario che prestiamo attenzione al modo in cui esponiamo le nostre richieste e a come reagiamo a quelle fatte a noi. Avere consapevolezza delle proprie basi non vuol dire poterle imporre, così come amare qualcuno non vuol dire accettare passivamente le loro. Reciprocità ed empatia devono essere le linee conduttrici di questa “contrattazione”.

Se uno dei due si pone in modo rigido o sembra ignorare le nostre basi fondamentali ci troviamo di fronte a una scelta:

-Parlarne: esplicitare dove ci sentiamo che l’altro sia mancante può aiutare a dare gli elementi al nostro partner per correggere la rotta e riequilibrare il rapporto.

-Chiudere: quando le discussioni si fanno frequenti e non sembra esserci terreno per il cambiamento o peggio si capisce che l’altro vuole imporsi o non è interessato al nostro benessere una cesura netta può essere necessaria.

-Investire sulla coppia: non tutte le situazioni che non vanno devono essere troncate. Se ci sono problemi, anche seri, che non si riesce a risolvere si può decidere di affrontarli insieme iniziando un percorso di terapia di coppia.

Nella terapia di coppia si potrà ripercorrere l’inizio della storia d’amore per capire su quale patto implicito si è formata la coppia. Per poi trovare le basi implicite che sono state deluse e hanno portato alla crisi attuale oppure quelle ferite del passato che impediscono di concedersi di vivere in serenità la coppia.

 

Articolo a cura del Dott. Ariele Di Gioacchino – Psicologo e Psicoterapeuta a Roma e San Giovanni Rotondo (FG)

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Bibliografia e sitografia dell’articolo “Il patto implicito: qual è il segreto di una coppia felice?”:

Cigoli V. (1999) “Il patto infranto” in Andolfi M., (a cura di) “La crisi della coppia”, Raffaello Cortina Editore, Milano.

Cigoli V. “L’alleanza e il suo vincolo: coniugalità e psicoterapia” in Psicobiettivo 1.

Monguzzi F. (2006) “La coppia come paziente. Relazioni patologiche e consultazione clinica”. Ed. FrancoAngeli

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