Una persona tossica si relaziona con il mondo in modo da beneficiare se stessa spesso senza rendersi conto di danneggiare gli altri nel mentre. Sono persone che ci lasciano con una sensazione di pesantezza, negatività, spossatezza o irritazione ogni volta che ci interagiamo.

Persone e relazioni tossiche:

In generale le persone tossiche tendono a manipolare gli altri e vittimizzare sé stessi senza empatia per il disagio che provocano negli altri.

Chi soffre o sta affrontando un periodo complicato non rientra in questa categoria. La persona tossica anche quando chiede aiuto non vuole risolvere i propri problemi, ma scaricarli su chi la ascolta.

I luoghi in cui è più facile che si creino relazioni tossiche sono quelli di convivenza forzata come il posto di lavoro o gli appartamenti condivisi con coinquilini.

Lo stesso vale per la famiglia: matrimoni infelici, problemi di comunicazione, figli costretti a restare a casa anche quando sono ormai grandi. In questo caso i rapporti durano negli anni facendo danni profondi ed è difficile staccarsene senza l’aiuto di uno psicoterapeuta.

I danni per la salute:

Il danno emotivo non è l’unico di cui preoccuparsi. Le relazioni tossiche danneggiano il nostro cervello e la nostra salute provocando:

Stress.

Ansia.

Pensieri ossessivi.

Calo dell’attenzione e della concentrazione.

Questi sono solo alcuni degli effetti prodotti da relazioni tossiche prolungate. Ad esempio lo stress continuo porta a una produzione eccessiva di cortisolo (l’ormone dello stress) che danneggia il cervello.

Come si riconosce una persona tossica?

I comportamenti tossici sono di base illogici in quanto tendono a diffondere malessere e allontanare la risoluzione dei problemi. La persona tossica però non se ne rende conto. Si tratta di comportamenti che ha appreso durante l’infanzia o frutto di traumi.

Questo significa che la tossicità non è una malattia. Si tratta invece di un modo di approcciarsi alla socialità che nasconde un malessere. Questo necessita di cambiare con l’aiuto di un percorso terapeutico per migliorare e proteggere il benessere della persona stessa e di chi la circonda.

Tipologie di persone tossiche:

Il passivo-aggressivo: tende a svalutare gli altri e a farli sentire in colpa o in difetto. Non affronta mai direttamente le questioni, ma trova modi indiretti per umiliare o mettere in difficoltà chi pensa gli abbia fatto torto.

Il vittimista: si lamenta costantemente senza mai ascoltare i consigli che riceve. Vive la vita come una serie di situazioni nelle quali subisce in maniera impotente. Non si prende mai la responsabilità delle situazioni che vive dando sempre la colpa a fattori esterni. Questo la rende dipendente dagli altri visti come responsabili dei suoi problemi o obbligati ad aiutarlo in quanto amici.

Il pessimista: vede tutto in maniera negativa, nulla gli dà piacere e smonta ogni tentativo di trovare gli aspetti positivi o risolutivi di una situazione.

Il manipolatore: non manifesta mai le sue vere intenzioni agli altri. Di solito cambia faccia a seconda della persona con cui interagisce, ma sempre con lo scopo di ottenere il risultato che vuole. Spesso pensa di fare il bene degli altri forzandoli in maniera indiretta a seguire ciò che ritiene sia il migliore modo di fare una cosa.

Nei casi più gravi invece manca totalmente di empatia e cerca di minare l’autostima delle persone con cui interagisce così da piegarne la volontà e creare dipendenza.

L’egocentrico: porta sempre la conversazione su se stesso anche quando si parla della vita di un’altra persona. Non è mai veramente interessato ad ascoltare a meno che non si parli di lui.

Come reagire ai comportamenti delle persone tossiche

Riuscire ad arginare o anche solo limitare l’influenza che hanno su di noi le persona tossiche non è semplice. Anche solo ridurre il tempo che ci trascorriamo insieme può essere una sfida, perché si tratta spesso di persone che fanno parte del nostro quotidiano, come parenti, amici o colleghi. Per questo è utile capire quale dinamica sia in atto e depotenziarla con alcuni accorgimenti:

Limitare l’impatto emotivo: lo stress causato dalle dinamiche tossiche può essere arginato facendo attenzione a non lasciarsi coinvolgere troppo. Prenderla sul personale intrappola in dinamiche d’odio che complicano anziché risolvere.

Fare un passo indietro: guardare le cose da una certa distanza permette spesso di capire le dinamiche relazionali in cui si è coinvolti. Cercare di capire le motivazioni, i fini e i mezzi può aiutare a tirarsene fuori anziché farsi trasportare dalle emozioni.

Non lasciarsi coinvolgere: rispondere alle provocazioni con calma e convinzione ha un effetto disarmante che blocca l’escalation. Questo aiuta a ridimensionare il problema che la persona tossica cercava di ingigantire.

Nel migliore dei casi la persona potrebbe calmarsi ed essere disposta ad ascoltare. Si può provare quindi a farle capire il suo ruolo nel creare la situazione problematica e che voi non siete il nemico.

Soluzioni non problemi: quando la persona cerca di coinvolgerti in una situazione problematica cerca di portare il discorso sulle possibili soluzioni anziché restare su ciò che non va. Questo ti aiuterà a contrastare la tendenza delle persone tossiche a vedere solo i problemi e a crogiolarsi nella sofferenza.

Imporre dei limiti: mettere dei paletti è un buon modo di limitare l’influenza che queste persone possono esercitare su di noi. Dire di no a situazioni o relazioni che non hai voglia di mantenere, perché senti che ti fanno male, significa essere autentici e rispettare se stessi.

Capire anziché reagire: le persone tossiche sono negative e spesso pesanti. Questo non vuol dire che siano “cattive”. Si tratta di persone che si comportano così in reazione a un periodo più duro di quanto possano tollerare o persone che si sentono deboli e vulnerabili a causa di traumi nel loro passato.

Davanti alle loro aggressioni non rispondere aggressivamente, cerca invece di comprenderli. Questo non vuole dire cedere alle loro dinamiche, ma cercare di spiegargli cosa stanno facendo e perché non ci sentiamo rispettati.

Sia che leggendo questo articolo tu ti riconosca in alcuni di questi comportamenti, sia che tu li stia subendo senza riuscire a reagirvi, rifletti sulla possibilità di chiedere aiuto a uno psicoterapeuta specializzato.

Anche se certe dinamiche sembrano destinate a durare in eterno non è così, andranno avanti fin quando non deciderai di prenderti la responsabilità della tua felicità andandole a cambiarle alla radice con il giusto aiuto.

Articolo a cura del Dott. Ariele Di Gioacchino – Psicologo e Psicoterapeuta a Roma e San Giovanni Rotondo (FG)

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Bibliografia e sitografia dell’articolo “Persone tossiche: come riconoscerle, tutelarsi e aiutarle”:

Anjum, A. et al, (2018) An Empirical Study Analyzing Job Productivity in Toxic Workplace Environments, International Journal of Environmental Research and Public Health, 2018 May; 15(5): 1035.

Barber, J., Watson, R. Sisterhood Betrayed: Women in the Workplace and the All About Eve Complex, St. Martin’s Press, New York, 1991.

Ellison, J., et al, (1994) The Psychotherapist’s Guide to Neuropsychiatry: Diagnostic and Treatment Issues 1st Edition, Washington, DC, and London, England, American Psychiatric Press. 1994.

https://www.csustan.edu/sites/default/files/Housing/documents/Winatcollege19.pdf
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5982074
https://www.psychologytoday.com/us/blog/love-and-gratitude/201905/six-thoughts-dealing-toxic-behavior

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