Venire traditi è un’esperienza traumatica dalla quale fatichiamo a riprenderci. La nostra autostima ha subito un duro colpo e siamo alla ricerca di risposte per darci pace. Capire i pensieri che può fare chi sceglie di essere infedele può aiutarci a superare il dolore. La chiave è sospendere il giudizio per comprendere.
Tradire il partner non significa solo cedere a un impulso sessuale. La ricerca in sessuologia e psicologia dimostra che è molto più legato ai problemi della coppia.
I fattori in gioco nel tradimento sono molti, ad esempio secondo gli studi di Klapow i più comuni sono: l’evitare il conflitto, la vergogna, la passività e l’aggressività.
Capire questi fattori ci aiuterà a evitare di cadere in una banale caccia al colpevole come spesso accade. Chi tradisce non può essere ridotto a uno stereotipo bianco o nero dove si giustifica tutto o si demonizza la persona.
Si deve pensare all’infedeltà come un processo guidato da principi ben precisi:
1) Fuggire dai problemi:
Chi tradisce spesso ha paura di affrontare i problemi della coppia. Teme che questo porterebbe a litigare o alla rottura.
Si tratta solitamente di problemi che toccano direttamente la persona rendendola insoddisfatta, ferita o arrabbiata. L’infedeltà sembra offrire la soluzione per sfogare le proprie frustrazioni senza affrontarne le origini. In realtà crea un circolo vizioso da cui è difficile uscire.
I problemi in questione potrebbero anche essere stati menzionati più volte, ma sempre in maniera superficiale, con l’aspettativa che questo possa bastare a far cambiare il partner.
Non vedendo risultati anziché prendere di petto la situazione preferiscono rifuggirla, in alcuni casi sentendosi giustificati dal fatto che l’altro non ha intuito ciò che desideravano cambiasse.
2) Disperazione:
Chi tradisce può farlo senza rabbia verso il partner. Si tratta più di una situazione nella quale sentono di non avere più il controllo della situazione, si sentono senza speranza oppure frustrati e delusi.
Il motore del tradimento molte volte è la disperazione. Da un lato si sono arresi all’idea di poter sistemare il rapporto, dall’altro non vogliono porre fine alla relazione per non perdere quanto hanno investito o ottenuto: beni condivisi, figli o stile di vita.
In questo scenario l’amante ha una funzione di “sostegno” che permette loro di tollerare la situazione con il partner.
3) L’infedeltà come ultimo tentativo:
Frequentemente tradire viene considerato come uno strumento per salvare la relazione. La persona non vuole una rottura perché si sente a suo agio nella coppia, ma sente che gli manca qualcosa a cui non è in grado di rinunciare.
Si può trattare dei propri spazi d’indipendenza, della possibilità di avere nuovi partner sessuali, di non dover rendere conto delle proprie azioni a un altro… etc.
Chi tradisce, in questo caso, pensa di poter risolvere da solo la situazione senza esporsi con il partner dal quale teme che non verrebbe accettato.
4) Il sesso è importante, ma non è tutto:
I problemi della sfera sessuale in coppia sono sempre fonte di conflitto e frustrazione. Una persona annoiata da una routine intima ripetitiva, frustrata dallo stile sessuale o dalla scarsa frequenza dei rapporti può decidere di cercare gratificazione sessuale altrove anziché provare a sciogliere i nodi all’interno della coppia.
La persona si può sentire “autorizzata” a cercare al di fuori ciò che le viene negato nella coppia oppure lo può fare per “ripicca”.
Questo è raro che sia l’unico motivo. Di solito si tratta di problemi che toccano più sfere della coppia nello stesso momento.
5) Modalità passivo-aggressiva:
In certi casi il tradimento può essere un’arma per rispondere al conflitto nella coppia. L’intento è di ferire il partner in una fantasia di rivincita o nella realtà se si punta a essere scoperti.
Si tratta in ogni caso di un’incapacità ad affrontare direttamente il conflitto mettendosi in una passiva attesa (consapevolmente o no) di essere smascherati lasciando così al partner il compito di farsi carico di come reagire.
6) Rigetto della monogamia:
A volte il problema è il concetto stesso di monogamia. C’è chi lo trova limitante o superato, ma decide comunque di sposarsi. In questo caso il tradimento è una manifestazione del conflitto tra il desiderio di ribellione e il fatto di aver accettato formalmente di omologarsi alle pressioni della società.
7) Patriarcato:
In una relazione eterosessuale, una maschio che crede fermamente nel diritto patriarcale, pone l‘uomo al di sopra della donna e può ritenere suo diritto concedersi una “scappatella” ogni tanto. In questi casi la persona si auto-giustifica con idee come quella che il maschio sia per “natura” portato a “spargere il seme” come succede nel regno animale.
Nel caso invece fosse la donna a tradirlo però, non le concederà la stessa indulgenza che applica a se stesso.
8) Non dare abbastanza peso alle conseguenze:
Chi tradisce tende a minimizzare l’importanza di ciò che ha fatto. Cercherà di far passare il partner come quello che da troppo peso a una cosa comune.
Questo modello di pensiero si trova nei casi in cui l’infedeltà è puramente fisica. La persona tenderà a mostrare la cosa come insignificante e si difenderà dicendo che questo non cambia i sentimenti che prova per il partner riducendo in questo modo al minimo l’importanza dei sentimenti del partner.
9) Bassa autostima:
Non tutti gli infedeli ragionano alla stessa maniera: ad esempio alcuni possono avere problemi di autostima.
Questo porta al bisogno di ricevere dall’esterno la conferma del proprio valore. Un’amante può ridare quella sensazione di venire idealizzati che si ha all’inizio di una relazione andando a riempire temporaneamente questo vuoto.
10) Paura di ferire il partner:
In alcuni casi chi tradisce si sente in colpa per il fatto di non trovare più soddisfazione nel rapporto o la capacità di dare lo stesso amore e devozione che invece riceve dal partner.
Chi è mosso da questa angoscia ha paura che ammettendola ferirebbe l’altra persona. Questo crea una situazione in cui si è insoddisfatti, ma non si fa nulla per ritrovare la soddisfazione nella coppia per paura delle conseguenze del conflitto iniziale.
Tradendo gli sembrerà di poter trovare la soddisfazione perduta senza fare male al partner illudendosi così di salvare la situazione mentre in realtà ingannano sia il partner che, soprattutto, loro stessi.
Come reagire al tradimento o smettere di tradire:
Sia che tu ti riconosca nella figura di chi ha subito un tradimento o di chi lo ha messo in atto stai soffrendo. Chiudere gli occhi e far finta di niente non aiuterà a superare questo momento difficile. Se ti rendi conto di non farcela da solo è il momento di prenderti la responsabilità della tua felicità e chiedere aiuto a un professionista specializzato.
Articolo a cura del Dott. Ariele Di Gioacchino – Psicologo e Psicoterapeuta a Roma
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Bibliografia e sitografia dell’articolo: “I 10 principi dell’infedeltà: come capire perché il partner tradisce”
Atkins, DC, DH Baucom, and NS Jacobson. (2001). “Understanding Infidelity: Correlates in a National Random Sample.” Journal of Family Psychology 15(4):735-749.
Hackathorn, J., & Ashdown, B. K. (2020). “The Webs We Weave: Predicting Infidelity Motivations and Extradyadic Relationship Satisfaction”, The Journal of Sex Research, 1-13.
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