Gli adolescenti cosa ci comunicano attraverso il corpo?

Lo sviluppo corporeo ha un ruolo a dir poco centrale in adolescenza. Se vogliamo provare a relazionarci ai nostri figli e ai ragazzi in generale è essenziale conoscere i vari significati veicolati dall’immagine corporea.

In adolescenza il corpo si risveglia colto da un profondo mutamento legato a modificazioni ormonali e allo sviluppo sessuale. Per questo è comune che i ragazzi inizino ad accusare vari malori come mal di stomaco, mal di testa e altro. Alcuni di essi sono legati all’effettivo cambiamento del corpo, altri alle inquietudini legate alla modificazione dello schema corporeo.

In che modo il corpo in trasformazione influenza l’adolescenza?

Il corpo reale e la sua rappresentazione mentale sono il fulcro dell’età adolescenziale. Questo è vero sia per le interazioni sociali sia nell’ambito della vita fantasmatica (rappresentazioni mentali).

Non stupisce il fatto che il corpo sia posto al centro della maggior parte dei conflitti dell’adolescente. Per riuscire a capirli dobbiamo tenere conto di tre assi di comprensione:

-Asse delle modificazioni morfologiche e fisiologiche.

-Asse dell’immaginario dell’adolescente.

-Asse delle relazioni sociali.

Queste vanno prese in considerazione come aspetti interconnessi che possono spiegare anche un’eventuale svilupparsi di una condotta patologica legata al corpo.

Gli aspetti del corpo adolescente:

-Schema corporeo: si tratta di un termine che deriva dalla neurofisiologia e dalla neuropsicologia. Con esso intendiamo quell’articolato schema percettivo legato al processo di localizzazione spaziale compiuto dal nostro cervello che ci da la rappresentazione del nostro corpo nello spazio.

-Immagine del corpo: include le componenti soggettive, cognitive e affettive delle rappresentazioni corporee. Appartiene al sistema simbolico immaginario e ha una funzione di confine, come fosse una membrana protettiva tra mondo esterno e interno.

Il problema dei confini è molto sentito dagli adolescenti, basti pensare ad esempio alle porte chiuse della camera e del bagno che diventano simbolo della separazione in atto dalla dipendenza infantile dai genitori.

Le incertezze riguardanti l’immagine del corpo le ritroviamo a diversi livelli anche in patologie come le dismorfofobie e nei frequenti sentimenti di estraneità rispetto al corpo che testimoniano un rapporto conflittuale o di negazione in certi casi, rispetto ai cambiamenti del corpo e alle conseguenze che essi comportano.

-Corpo sociale: il nostro corpo rappresenta il veicolo attraverso cui possiamo essere nel mondo. Esso è il centro degli scambi affettivi tra individui e non solo.

C’è tanto che possiamo capire di noi attraverso di esso. Ad esempio quando ci interessiamo particolarmente ad una parte del corpo altrui vuol dire che abbiamo un corrispondente interesse per quella parte del nostro corpo.

In adolescenza ogni anomalia del corpo, porta un interesse per quella parte negli altri. Una sorta di ricerca ingenua per capire se si è ”normali”. Questo viene complicato dal fatto che di solito l’adolescente non è consapevole di quanto grande sia la varietà dei tempi in cui certi cambiamenti corporei possono verificarsi.

Lo sviluppo degli organi sessuali, ad esempio, avviene tra i 13 e i 17 anni e anche la comparsa dei caratteri sessuali secondari (peluria del pube, barba, ecc.) è estremamente variabile.

Il corpo come terreno di costruzione dell’identità:

L’ adolescente passa molto tempo allo specchio ad esaminare il suo corpo domandandosi se è normale, e cosa ne penseranno gli altri.

La pressione dei pari e in certa misura anche della società, porta l’adolescente ad utilizzare il corpo allo stesso tempo per essere come gli altri, ma a modo suo e quindi per distinguersi.

Si tratta di una ricerca di identità che si muove fra due mondi:

-Quello dei pari: che risponde al bisogno di appartenenza e si manifesta con la moda o l’adesione a una sottocultura legata ad un genere musicale, un’estetica, uno sport, attivismo politico… etc.).

-Quello dei genitori: che risponde al bisogno di separazione/individuazione. Per questo devono differenziarsi dalle generazioni precedenti (nuovo linguaggio, musica, valori).

L’utilizzo del corpo in adolescenza

in questa fase ha un doppio ruolo:

-Espressione delle difficoltà .

-Strumento di relazione.

I disturbi somatici (che si manifestano attraverso il corpo) degli adolescenti, sono un insieme di comportamenti dove i bisogni fisiologici del corpo sono usati come mezzi di interazione con gli adulti significativi (non necessariamente solo i genitori) reali o fantasmatici (come rappresentati nella loro mente).

Queste condotte hanno come punto comune la funzione di mantenere una distanza dal corpo sessuato. In questo modo i bisogni alimentari o di sonno possono essere usati per distanziarsi dal turbinio ormonale che sta sconvolgendo il corpo rinegoziando tutti gli equilibri e dal confronto con la sessualità emergente.

Nel caso dei DCA (disturbi del comportamento alimentare) dobbiamo tenere conto di una componente di passaggio all’atto ovvero la messa in atto di condotte aggressive e impulsive favorito sia da fattori ambientali che interni. Agire un impulso ostacola l’elaborazione mentale della condotta, sostituendola con una scarica immediata.

Il doppio significato di simbolo e di richiesta di aiuto delle delle condotte patologiche centrate sul corpo, ci deve portare come adulti ad interrogarci sui significati inconsci messi in atto dai ragazzi. Riuscire a comprenderli, elaborarli e restituirli in modo che diventino gestibili può prevenire i passaggi all’atto.

Se le difficoltà dei tuoi figli ti preoccupano e senti di non riuscire a stabilire un dialogo con loro è il momento di chiedere aiuto a un professionista specializzato.

Articolo a cura del Dott. Ariele Di Gioacchino – Psicologo e Psicoterapeuta a Roma e San Giovanni Rotondo (FG)

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Bibliografia e sitografia dell’articolo “Gli adolescenti cosa ci comunicano attraverso il corpo?”:

Cahn R. (1998). L’adolescente nella psicoanalisi. L’avventura della soggettivazione. Roma, Borla, 2000.

Cahn R. Una terza topica per l’adolescente? pubblicato in AeP Adolescenza e psicoanalisi. anno V, n. 1, pp.19-35, Roma, Magi, 2010.

Carbone P, Cimino S. Adolescenze, itinerari psicoanalitici. Edizioni Magi, 2022.

Marcelli, Bracconier. Adolescenza e psicopatologia , a cura di Arnaldo Novelletto e Massimo Ammaniti, Masson Editore, 1999.

Novelletto A. Psichiatria, psicoanalitica dell’adolescenza. Ed, Borla, 2000.

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