La depressione reattiva o depressione situazionale, è una delle tipologie di depressione clinica riconosciute. Si manifesta in risposta a un evento travolgente che colpisce duramente la persona. In particolare si tratta di una situazione che comporta un cambiamento al quale non ci si riesce ad adattare interamente.

Che cos’è la depressione reattiva?

Il DSM-V (A.P.A 2013) ovvero il Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, la classifica come un disturbo dell’adattamento causato da un evento traumatico, una situazione stressante o un problema esterno.

Si distingue dagli altri tipi di depressione per la durata ridotta di pochi mesi, mentre i sintomi invece possono essere anche molto intensi.

Quali sono i sintomi della depressione reattiva?

I sintomi possono variare molto a seconda della persona. Un elemento comune sta nel vivere gli eventi stressanti in maniera amplificata e più intensa.

Questi sono i sintomi più frequenti della depressione situazionale:

-umore triste

-crisi di pianto

-perdita di piacere nelle attività

-pensieri sucidari o tentativi di suicidio.

ansia

-irrequietezza

disturbi del sonno

-difficoltà a concentrarsi

-mancanza di fiducia nel futuro

-trascuratezza

-calo dell’appetito o inappetenza

-isolamento sociale

Differenze tra lutto e depressione reattiva

La morte di una persona vicina implica forti emozioni e cambiamenti. Il vissuto del lutto e quello depressivo sono simili per molti versi. Ad esempio in entrambi i casi si può provare:

-tristezza

-senso di intorpidimento

-distacco

-irritabilità

affaticamento cronico

mal di testa

problemi digestivi

dolori muscolari

La differenza principale sta, anche in questo caso, nella durata dei sintomi che nel lutto normale vanno diminuendo senza durare per mesi.

Quali sono le cause della depressione reattiva?

Le cause sono eventi, anche positivi, che vengono vissuti in maniera traumatica dal soggetto. I principali sono:

Problemi nelle relazioni significative: forti litigi o rotture con partner, familiari o amici.

Cambiamenti di vita: traslocare, andare in pensione o cambiare posto di lavoro sono fonti di stress poiché richiedono di abbandonare una serie di routine e riorganizzare le proprie abitudini.

Problemi economici: avere difficoltà ad arrivare alla fine del mese o perdere il lavoro portano a vivere uno stato di costante incertezza che può essere destabilizzante.

Perdere una persona importante: un lutto mal elaborato può trasformarsi in un disturbo depressivo, soprattutto se la persona defunta era un punto di riferimento.

Rischiare la vita: subire un’aggressione fisica, sopravvivere a un incidente grave o a un disastro naturale sono esperienze che possono minare le certezze di una persona.

Si può guarire dalla depressione reattiva?

Il trattamento che è risultato più efficace per superare la depressione reattiva nel lungo termine è la psicoterapia. Nei casi più severi deve essere accompagnata, per un periodo, da un trattamento con antidepressivi.

Con l’aiuto di uno psicoterapeuta professionista si potrà andare oltre il fatto traumatico scatenante per capire perché vi si è reagito in maniera così destabilizzante. Partendo dalle radici del problema si arriverà a sviluppare nuovi meccanismi di coping (strategie di adattamento). Questo permetterà in futuro di affrontare più efficacemente situazioni difficili ed evitare nuovi episodi.

Articolo a cura del Dott. Ariele Di Gioacchino – Psicologo e Psicoterapeuta a Roma

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Bibliografia e sitografia dell’articolo “Depressione reattiva – essere travolti da un cambiamento”

American Psychiatric Association (2013). Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali – Quinta edizione. DSM-5. Tr.it. Raffaello Cortina, Milano, 2015.

Cocchimiglio, S (2022). How Is Reactive Depression Different From Other Depressions? Better Help. https://www.betterhelp.com/advice/depression/how-is-reactive-depression-different-from-other-depressions/

Legg, T (2018). Understanding Situational Depression. Healthline. https://www.healthline.com/health/depression/situational-depression

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