L’adolescenza è per definizione l’età di passaggio. Il corpo inizia a cambiare rapidamente e con esso la mente che vi si adatta. Lo sviluppo sessuale porta nuovi bisogni a cui sono associati desideri, sensazioni e emozioni altrettanto nuovi.
Il corpo chiede di essere ascoltato, invia ai ragazzi dei segnali rivolti a loro stessi e agli altri completamente nuovi e tutti da capire e definire in un nuovo assetto.
Il corpo sessuato spinge alla ricerca di risposte dove sono disponibili. Con esiti più o meno soddisfacenti. Se una fonte non soddisfa la curiosità o nemmeno offre la possibilità di fare domande (genitori/scuola) cercheranno altrove (gruppo dei pari, amici più grandi) procedendo verso interlocutori sempre meno familiari (Google, siti porno).
La tendenza adesso è di saltare questi passaggi e di cercare direttamente su internet. L’apparente vantaggio di non dover superare l’imbarazzo di parlarne con una persona reale è molto allettante.
L’adolescenza dal punto di vista dei genitori:
La fase adolescenziale sembra un qualcosa che riguarda i ragazzi, con i genitori relegati a recipiente della loro ribellione adolescenziale.
È importante invece ricordare che i cambiamenti dell’adolescente si riflettono sui genitori. Essi sono disorientati quasi quanto i figli, si trovano a confrontarsi con dei bambini che sembrano crescere tutto in una volta.
Le nostre paure si basano su alcuni aspetti principali:
-Perdere il controllo del corpo dei propri figli: essi erano fino a poco prima totalmente dipendenti da noi.
-Pericoli: c’è una forte angoscia relativa ai rischi ai quali i figli potrebbero esporsi.
-Invidia inconscia: nel profondo, la nostalgia un corpo all’apice delle sue possibilità fisiche e sessuali viene idealizzato e può portarci ad un certo grado di invidia. Questa deriva anche dal trascurare il disorientamento e la difficoltà necessarie ad adattarsi a esso.
Genitori e figli sono uniti su un punto: il lutto del corpo infantile, e l’adattamento al corpo sessuato che impone un confronto, per la prima volta e su certi aspetti, alla pari. Questo può spaventare e alla paura spesso si reagisce con l’attacco:
-I genitori: possono svalutare o banalizzare i tentativi di auto-affermazione dei figli. Oppure possono ostinarsi a cercare di controllare come i figli usino il loro corpo rischiando di infantilizzarli invece che aiutarli a crescere.
-I ragazzi: possono chiudersi in loro stessi e tagliare i ponti comunicativi con i genitori. In altri casi possono andare contro le regole alla ricerca dello scontro, dove non c’è potuto essere l’incontro.
Ciò che come genitori ci può realmente spaventare è il fatto che il corpo dei nostri figli sia passato così velocemente da quello dell’infanzia, così meraviglioso e rassicurantemente sotto il nostro controllo a questo nuovo che con il desiderio dell’altro e di nuove mete, lontane da noi, potrebbe portare i nostri figli verso pericoli ignoti.
I pericoli dell’adolescenza:
Un corpo in cui si manifesta la sessualità con la sua carica dirompente è un corpo che non obbedisce più alle regole del mondo infantile, ma a qualcosa che la mente adolescente fatica ancora a controllare.
Si tratta di un corpo che porta sensazioni e desideri che possono generare:
-Ansia.
-Inibizione.
-Frustrazione.
-Paure abbandoniche.
-Regressione a comportamenti infantili o rifiuto di crescere.
A queste reazioni si va ad aggiungere l’influenza che i social esercitano su tutti noi, ma in particolare sugli adolescenti che ne ricercano attivamente la guida.
Ci sono stati molti studi al riguardo dai quali emerge che:
Sui social: le adolescenti che si sessualizzano su TikTok, che usino filtri o make-up trasformativo, creano uno standard falsato. L’effetto è di generare insicurezza nelle altre ragazze e attese irrealistiche nei ragazzi. Più in generale è stato registrato un accrescimento del livello di ansia rispetto al proprio aspetto fisico.
Sui siti porno:
-Il 30% dei preadolescenti tra gli 11 e i 12 anni ha visitato siti porno.
-Il 44% degli adolescenti tra i 14 e 17 anni ne fa uso con i genitori presenti in casa.
-I contenuti di cui usufruiscono contengono:
- Sesso violento.
- Donne che sono felici di farsi sottomettere o umiliare.
- Simulazione di stupro.
Questi dati provengono dall’indagine congiunta tra Polizia Postale ed Elena Martellozzo criminologa della Middlesex University. Il dato più preoccupante è che i ragazzi, superato lo shock e confusione iniziali, hanno riferito di trovare eccitanti i contenuti.
Dare la colpa ai social e ai siti porno ha poco senso, semmai dovremmo puntare il dito sulla mancanza di educazione sentimentale e sessuale nelle scuole.
Gli adolescenti hanno bisogno di trovare risposte ai loro dubbi e paure e finiscono a cercarle per conto proprio, nel modo in cui sono abituati: tramite Google e i social. Non si può chiedere loro di fare il salto logico necessario a realizzare che l’industria del porno e le multinazionali dietro i social siano aziende che puntano al profitto e non abbiano alcun scopo educativo.
Ciò che manca in Italia, è un sistema volto ad accompagnare gli adolescenti alla scoperta della sessualità e delle sue implicazioni. Per far ciò servirebbero degli esperti che possano fornire un’educazione sentimentale e sessuale adeguata.
Questi purtroppo non possono essere i genitori, sia perché non hanno la formazione specifica sia perché i legami e le implicazioni emotive non li rendono interlocutori che i ragazzi accetterebbero.
Questo non significa che essi debbano delegare interamente la cosa. Fornire un ambiente familiare non giudicante e un buon esempio di rapporto di coppia ha già un valore molto importante.
Soprattutto se si considera che spesso, anche se con le migliori intenzioni, i genitori non sanno o fanno finta di ignorare la sessualità dei figli. Come se ignorarla potesse far magicamente sparire ciò che sappiamo essere il fulcro dell’adolescenza.
Gli adolescenti hanno il diritto e il bisogno di essere di sapere cosa sia:
-Un legame affettivo.
-L’attrazione.
-L’anatomia genitale.
-L’eccitamento sessuale.
-La masturbazione e le fantasie erotiche.
-L’orgasmo maschile e femminile.
-Un approccio corretto alla pornografia.
-Le malattie sessualmente trasmissibili.
-L’identità di genere.
-La disforia di genere.
-Come funziona e cosa comporta una gravidanza.
-I metodi contraccettivi.
L’Olanda ha da molto tempo dato importanza dell’educazione sessuale e sentimentale inserendola nelle scuole sin dalle elementari. Il risultato è che è uno dei paesi con il più alto livello di soddisfazione per la vita sessuale. Dal capo opposto ci sono Italia, Lituania, Polonia e Romania, che non prevedono obblighi a insegnare questa materia nelle scuole.
Nonostante che nel nostro paese ci siano oltretutto forze politiche e religiose che vi si oppongono attivamente. L’educazione sessuale resta la risposta a quel corpo adolescente che rifiuta di farsi zittire.
Il rischio è che i ragazzi malinformati e guidati da modelli sbagliati sviluppino un cattivo rapporto con la propria sessualità e con l’altro sesso. Oppure che rinneghino la loro sessualità non sapendo come approcciarvisi, finendo sopraffatti dalla vergogna e dall’imbarazzo.
Ragazzi imprigionati in un limbo tra la voglia di non uscire dall’infanzia, per restare privi di desideri e pulsioni sessuali e il bisogno di un appagamento sessuale e sentimentale.
Articolo a cura del Dott. Ariele Di Gioacchino – Psicologo e Psicoterapeuta a Roma e San Giovanni Rotondo (FG)
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Bibliografia e sitografia dell’articolo “Adolescenti e sessualità tra social e siti porno”:
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De Masi F. Moriggia M. Scotti G.: Quando la scuola fa paura, Mimes Edizioni, Milano, 2020
Di Gioacchino A. et al., (2017) Dal Sé al selfie – Identità e relazioni nell’era del virtuale, in: AeP Adolescenza e Psicoanalisi Anno XI N.1.
Di Gioacchino A. et al., (2018) Menti adolescenti “attraversate” dal mondo digitale – Una prospettiva gruppale, in: AeP Adolescenza e Psicoanalisi Anno XII N.1.
Di Gioacchino A. et al., Adolescenti nella rete Una prospettiva gruppale, in: Funzione Gamma N.38. https://www.funzionegamma.it/adolescenti-nella-rete-una-prospettiva-gruppale/
Di Gioacchino A. et al., Adolescenza liquida, gruppo dei pari e universo digitale, in: Contrappunto N.55 http://www.afpp.eu/pubblicazioni/indice-generale-contrappunto/nr-55/presentazione-n-55/
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Pietropolli Charmet G., Cirillo L., Adolescienza, Edizioni San Paolo, Milano, 2010